venerdì 15 aprile 2011

Più generose per stare meglio

Donare, fare un piccolo gesto di altruismo dà benessere mentale e fisico

Fare del bene fa bene agli altri ma anche a noi stessi. E' questa la teoria che arriva dagli USA dove psicologi e fisiologi parlano sempre più spesso di "Helper's high", ossia del picco di benessere che arriva, rapido e potente, dopo un gesto di generosità anche piccolo. Rendersi utili, avvicinarsi agli altri, contribuire ad una buona causa crea nel corpo una scarica di endorfine, sostanze che danno allegria e buonumore, seguiti poi da un senso di calma e di pacificazione con se stessi. Tutti sentimenti positivi che secondo gli studi medici avrebbero un effetto concreto anche sulla salute: i "generosi" che aiutano gli altri a vivere meglio, stanno meglio a loro volta perché la tensione fisica si abbassa, il sistema immunitario si rafforza, la pressione del sangue si regolarizza.

Nicoletta Romanoff testimonial dell'iniziativa dell'UNICEF "Adotta una pigotta",
bambola in pezza per aiutare i bambini poveri.

Di sicuro la nostra società, accanto ad un volto quotidiano spesso cinico e violento, mostra sempre più spesso un desiderio di essere "buoni" e dare qualcosa senza chiedere nulla in cambio. Non a caso è questo il momento del boom delle charity: iniziative a favore dei bambini delle aree più povere del mondo, per creare pozzi e scuole nei Paesi più lontani e meno sviluppati, ma anche per tutelare l'ambiente, aiutare gli animali, salvare e valorizzare le opere d'arte. Iniziative belle che parlano a sensibilità diverse, ma tutte simili nel messaggio che mandano: l'invito a fare qualcosa in prima persona. Per questo, accanto al volontariato, è nata anche una fitta rete di microcharity come gli sms solidali, pochi euro da inviare alle associazioni di beneficenza o le mini donazioni dei telethon televisivi. Oppure l'acquisto di oggetti di commercio quo-solidale, il cui ricavato arriva a oggetti o Paesi disagiati. Piccoli segnali di solidarietà, alla portata di tutti, che però nei grandi numeri possono essere davvero molto utili.

Aishwarya Rai sostiene il microcredito per le donne indiane.

Oggi più che mai, si può provare ad essere generosi e fare nel proprio piccolo quello che si piò (senza arrivare alle mega donazioni e ai grandi progetti sociali di star come George Clooney o Angelina Jolie). Perché si prova l'emozione unica del donare, ci si sente più vicini ad altre realtà, si esce per un secondo dal proprio guscio.

Shakira con i bimbi dell'associazione "Pies Descalzos", da lei fondata.


Lucia Finezza

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