venerdì 24 maggio 2013

I bei tessuti e le belle mode

I motivi dei tessuti stampati anziché dimuire d'interesse e di novità, si fanno a ogni nuova stagione sempre più variati, sempre più originali e la donna li ama, poiché divertono l'occhio senza stancarlo e danno piacevoli sensazioni estetiche. Ogni linea  è con essi possibile, si addicono a tutte le età, con le loro diverse colorazioni e i loro molteplici motivi.

Lo stampato non soltanto forma il più grazioso vestito, ma può servire per elegante guarnizione, prestandosi come fodera; vi è inoltre la possibilità di rinnovare l'aspetto d'un abitino tutt'ora in buono stato dell'anno precedente, usando quegli accorgimenti che la confezione moderna permette. Effetti di colore, gusto per la linea, freschezza di particolari. Fare un bolera di una giacca, un "due pezzi" con una principessa, portandoli con pezzi diversi, arricchirli di nuovi indumenti uniti, spezzettarli, fino a fare una cintura, una cravatta, un fiore. Il miglior modo per mascherare i disegni noti, è la pieghettatura; e giacché siamo in argomento, diremo che è proprio la pieghettatura che decide del grado di eleganze di ogni abito stampato. L'increspatura sottolinea il corpo nei vestiti da sera, dà moviomenti con teli staccati o pannelli a quelli del pomeriggio. E sono i piegono e le pieghe poiatte che porteremo col genere sport, mattina, spiaggia, campagna.
Sappioamo che la moda esige oggi la gonna larga: si può ottenere questo effetto con innesti modellati o pieghettati, o con qualche altro artificio che, allargando la gonna in basso, le die la forma svasata di prammatica. La vita è stretta e cioè volutamente snella; si può arrivare a questo, mettendo, ad esempio, al posto della cintura sezioni a sghembo, o facendo magari a sghembo l'intero corpetto, modellandolo solo ai lati, a punta in giù, rimborsato. Oppure si ricopre il corpetto aderente con un casacchino dritto.
Abbiamo detto che gli stampati servono anche come fodere: infatti nulla di più grazioso d'una redingotta, di una casacca o di un bolero con questo motivo vivace nella parte interna, come già si usava qualche anno fa. Coll'avanzare della stagione, quando la principessa dominerà incontrata, basterà un bolero o una lieve giaccia o una casacca di tessuto più leggero a vestire la persona.

Per il pomeriggio le tinte si sceglieranno più ricercate, i motivi più originali: le casacche sono di faglia o di taffetà. Le redingotte di seta chiara hanno bella linea e sono anch'esse di stampato uguale, ma velate. Il disegno minuto, chiazzato e sfumato come all'acquarello è sempre distinto; a prima vista non si distinguono quasi i motivi, ma osservando meglio ecco apparire una serie di ochette nere e di ochette bianche, penne, un tratto di muro di mattoni coperto di edera; la fantasia non manca agli stilisti.
Gli stampati per sera sono invece a sezioni, a bordi, a fasce altissime di fiori che campeggiano su fondo unito. Spesso gli stilisti li impiegano in senso verticale e la striscia fiorita si limita così ad occupare una zona soltanto del vestito: davanti, dietro, su un fianco. Anche i piccoli particolari hanno il loro interesse: così volendo variare il tema dei brillanti sulla bottoniera di un abito a giacca, si potrà sostituire il mazzetto delle margherite, o delle roselline. Una cintura potrà essere ricamata a colori vivaci. Le borchiette predominano.
I guanti si son visti finora corti e chiusi da un bottone, di pelle lucida , nei colori grigio-perla, giallini, rossicci- Più avanti li vedremo un po' lunghi sul polso e di tessuti diversi. La rete e il merletto godono maggior favore. Quanto ai colori, il guanto deve armonizzare con l'abito, o avere la stessa intonazione, una più in chiaro; oppure essere di colore contrastante: marrone con grigio; nero con grigio o azzurro chiaro o rosa.
Queste le novità, in linea di massima, ma siamo ormai alla metà di maggio e ma le prossime principali voghe estive potrebbero ancora riservare nuove sorprese.

venerdì 10 maggio 2013

Uno sguardo alla moda primaverile ed estiva 2013

Dopo i freddi mesi invernali, ecco finalmente la tanto attesa freschezza primaverile che ha invaso le strade, in attesa del gran sole d'estate che ci consentrà di vestire abiti leggeri e festosi, in armonia con la stagione.
Non crediate, però, che la moda non si renda conto del periodo che attraversiamo; essa sa perfettamente la serietà del momento e quindi che sarebbero fuori luogo. Ma non si può impedire al sole di risplendere, ai fiori di sbocciare... e quindi alla moda di adeguarsi al sole, ai fiori, all'azzurro del cielo, al profumo che è nell'atmosfera. Risalutiamo dunque con gioia gli abiti chiari, le tinte pastelizzate, le stoffe lievi e diafane, i modelli fluttuanti ed ariosi.
Per i costumi a giacca che ogni donna vuole avere nel proprio guardaroba e che sono così comodi e pratici, è nuovamente in gran voga il turchino in tutte le sue gradazioni, dal turchino marinaio all'azzurro, passando per tutta la gamma dell'indaco, dello zaffiro, del glauco, del cobalto, dell'ardesia fino al fiore del lino, al ceruleo; preferiti, però, questi ultimi, per gli abiti "principessa" che si indossano sotto ad un leggero soprabito di tono più scuro. Anche il nero ha sempre le sue fautrici, per i vestiti a giacca e per i soprabiti; oltre a questi due colori che diremo fondamentali, ho visto molti toni di rosso - granata, vinaccia, vermiglio - qualhe sfumatura di sabbia e molte sfumature di pastello.
Più in là, per gli abiti più estivi, porteremo i bei tessuti stampati a fiori tropicali, a figurette bizzarre (ho visto una teoria di ballerine che si inchinavano ad una platea immaginaria: graziosissimo!) e poi le immortali pastiglie, piselli, coriandoli, bolli di diverse grandezze; e ancora, fiorellini minuti disposti a ghirlandine, a mazzetti, e strisce equidistanti con un effetto di righe variopinte.
Una grande voga trovano ancora una volta i tessuti di maglia, specialmente per certi modelli drappeggiati veramente incantevoli.

Ed eccomi a parlare delle fogge. La parola d'ordine, anche in questa stagione, è "semplicità". Ma se la semplicità - anzi l'austerità - è di rigore nei vestiti a giacca, quelli più leggeri possono permettersi qualche fantasia, senza - naturalmente - cadere nell'eccentricità, la quale sarebbe, oggi, di pessimo gusto. Il vestito da sera propriamente detto è quasi scomparso dalle collezioni di quest'anno. Si fa qualche vestito lungo soltanto per cerimonie speciali (nozze o inviti di grande importanza): altrimenti si portano degli abiti da pomeriggio più eleganti, più raffinati, più preziosi; ma pur sempre abiti corti. Fra i pochi abiti unghi ho notato un modello squisitamente elegante di laminato oro vecchio: gonna leggermente ampieggiante, con breve strascico, e giacchettina attillata con maniche lunghe e grandi risvolti di zibellino. Questo "abito a giacca per sera" era completato da un grande manicotto di zibellino. Un altro modello assai ricco era di tulle nero, con enormi rose stampate, ritagliate e applicate nella parte inferiore della gonna. Una sola grossa rosa, intonata a quelle ritagliate, era appuntata sulla spalla.
Nei vestiti da pomeriggio elegante ho notato dei motivi di drappeggio sulla schiena - quasi un cappuccio come quelli che si portavano davanti qualchew anno fa - e qualche cintura drappeggiata a fasciare le anche, come nei costumi egiziani. Altre cinture sono a forma di bustino molto alto, che stringe i fianchi e la vita.
Un grazioso movimento di drappeggio si trova sovente anche all'altezza della vita: sono camicette blusanti o rimborsate, che spesso nascondono interamente la cintura.
Le gonne si sono allungate, ma non quanto si prevedeva in principio di stagione: si tratta di un paio di centimetri, non di più!
Molti stilisti insistono nel volere le spalle ricadenti; altri invece hanno ancora presentato le spalle quadrate, gioia delle donne che hanno gli omeri non perfettamente scultorei. Moltissimi modelli hanno una piccola scollatura, generalmente quadrata.