venerdì 10 maggio 2013

Uno sguardo alla moda primaverile ed estiva 2013

Dopo i freddi mesi invernali, ecco finalmente la tanto attesa freschezza primaverile che ha invaso le strade, in attesa del gran sole d'estate che ci consentrà di vestire abiti leggeri e festosi, in armonia con la stagione.
Non crediate, però, che la moda non si renda conto del periodo che attraversiamo; essa sa perfettamente la serietà del momento e quindi che sarebbero fuori luogo. Ma non si può impedire al sole di risplendere, ai fiori di sbocciare... e quindi alla moda di adeguarsi al sole, ai fiori, all'azzurro del cielo, al profumo che è nell'atmosfera. Risalutiamo dunque con gioia gli abiti chiari, le tinte pastelizzate, le stoffe lievi e diafane, i modelli fluttuanti ed ariosi.
Per i costumi a giacca che ogni donna vuole avere nel proprio guardaroba e che sono così comodi e pratici, è nuovamente in gran voga il turchino in tutte le sue gradazioni, dal turchino marinaio all'azzurro, passando per tutta la gamma dell'indaco, dello zaffiro, del glauco, del cobalto, dell'ardesia fino al fiore del lino, al ceruleo; preferiti, però, questi ultimi, per gli abiti "principessa" che si indossano sotto ad un leggero soprabito di tono più scuro. Anche il nero ha sempre le sue fautrici, per i vestiti a giacca e per i soprabiti; oltre a questi due colori che diremo fondamentali, ho visto molti toni di rosso - granata, vinaccia, vermiglio - qualhe sfumatura di sabbia e molte sfumature di pastello.
Più in là, per gli abiti più estivi, porteremo i bei tessuti stampati a fiori tropicali, a figurette bizzarre (ho visto una teoria di ballerine che si inchinavano ad una platea immaginaria: graziosissimo!) e poi le immortali pastiglie, piselli, coriandoli, bolli di diverse grandezze; e ancora, fiorellini minuti disposti a ghirlandine, a mazzetti, e strisce equidistanti con un effetto di righe variopinte.
Una grande voga trovano ancora una volta i tessuti di maglia, specialmente per certi modelli drappeggiati veramente incantevoli.

Ed eccomi a parlare delle fogge. La parola d'ordine, anche in questa stagione, è "semplicità". Ma se la semplicità - anzi l'austerità - è di rigore nei vestiti a giacca, quelli più leggeri possono permettersi qualche fantasia, senza - naturalmente - cadere nell'eccentricità, la quale sarebbe, oggi, di pessimo gusto. Il vestito da sera propriamente detto è quasi scomparso dalle collezioni di quest'anno. Si fa qualche vestito lungo soltanto per cerimonie speciali (nozze o inviti di grande importanza): altrimenti si portano degli abiti da pomeriggio più eleganti, più raffinati, più preziosi; ma pur sempre abiti corti. Fra i pochi abiti unghi ho notato un modello squisitamente elegante di laminato oro vecchio: gonna leggermente ampieggiante, con breve strascico, e giacchettina attillata con maniche lunghe e grandi risvolti di zibellino. Questo "abito a giacca per sera" era completato da un grande manicotto di zibellino. Un altro modello assai ricco era di tulle nero, con enormi rose stampate, ritagliate e applicate nella parte inferiore della gonna. Una sola grossa rosa, intonata a quelle ritagliate, era appuntata sulla spalla.
Nei vestiti da pomeriggio elegante ho notato dei motivi di drappeggio sulla schiena - quasi un cappuccio come quelli che si portavano davanti qualchew anno fa - e qualche cintura drappeggiata a fasciare le anche, come nei costumi egiziani. Altre cinture sono a forma di bustino molto alto, che stringe i fianchi e la vita.
Un grazioso movimento di drappeggio si trova sovente anche all'altezza della vita: sono camicette blusanti o rimborsate, che spesso nascondono interamente la cintura.
Le gonne si sono allungate, ma non quanto si prevedeva in principio di stagione: si tratta di un paio di centimetri, non di più!
Molti stilisti insistono nel volere le spalle ricadenti; altri invece hanno ancora presentato le spalle quadrate, gioia delle donne che hanno gli omeri non perfettamente scultorei. Moltissimi modelli hanno una piccola scollatura, generalmente quadrata.


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