Ci crediamo o non ci crediamo? L'annunzio questa volta ci vien da Parigi: la lunga guerra (non vi spaventate! è una guerra che non influisce sul corso dei fondi), la lunga guerra combattuta dai signori uomini contro le gonne a molle od a cerchi sarebbe prossima a terminare con una capitolazione delle amabili assediate. Oimé! Dopo aver diviso coll'Esposizione di Londra e colla guerra d'Oriente la maggior gloria di questi ultimi sei anni, dopo aver avuto delle vittime e delle martiri, dopo aver dato il suo nome ad un giornale di Napoli, e le sue tiranniche dimensioni alle porte d'un palazzo reale d'Inghilterra, la crinolina sarebbe lì lì per abdicare, per ritirarsi dagli affari; come ora si dice, e col fondato sospetto d'un mezzo fallimento!! Quale lusinga pei suoi nemici. Quanto ai suoi rari fautori, alle sue innumerevoli adoratrici, un conforto anche per loro! Sia detto col massimo rispetto, venga pure la notizia dal Ministero stesso delle Mode Europee, per ora non ci crediamo! La crinolina è superba; non vedete come è gonfia? Ella si ritirerà, ma lentamente e coll'onor delle armi quando nessuno la insegua; ella abdicherà forse spontaneamente come Diocleziano e Carlo V, ma non fuggirà come una vile pettegola delle Baruffe Chiozzotte, non abdicherà come Foscari per una intimazione del Consiglio dei Dieci!
Del resto abdichi pure la crinolina, la toeletta non ci perderà nulla, ma arricchirà in compenso il proprio regno di mille graziose novità. Guardate il semplice buon gusto che domina ora negli abbigliamenti da mattino! Il corsetto montante, le maniche più spesso spianate come quelle degli uomini: quanto alla gonna la è semplicissima; ma badate che questa semplicità esclude le doppie gonne, non già gli ornamenti; è tagliata all'indietro quasi a coda, s'arrotonda dinnanzi sul collo del piede. Con le gonne di raso si costumano larghi circoli di velluto guarniti di merlettini appoggiati alle quattro cuciture del dinanzi; la cui dimensione sarà al basso giusto il doppio che alla cintura; essi si continuano sul corsetto, ma molto più piccoli, e nel mezzo a ciascuno corre un passamano frammischiato di piccoli grani di conteria. Non si dimentichi che dura anche quest'anno la moda annunciata nello scorso inverno dei corsetti senza falde tagliati colla gonna che è di sbieco nell'alto per nasconderne l'ampiezza. I vestiti di sera sono meno semplici ma altrettanto belli. Ne additeremo uno come capolavoro di leggerezza e di eleganza, formato da sette od otto faldoni di taffettà verde, intersecati da altrettanti faldoni di taffettà grigio perla, sui quali corrono medaglioni di fiori non troppo appariscenti: il corsetto montante con una piccola berta quadrata a due falde, e bottoncini a ghianda acuta. Le maniche per tali veste possono tenersi molto corte e rigonfie, massime presso alla spalla.
Nei cappelli sembrano prender corpo quest'anno le più poetiche fantasie della Moda, che nel nostro secolo è vicina ad usurpar il posto di decima Musa. Domina il rigonfio di "tulle" con intorno grandi striscie di velluto, di forma svariatissima, ma circondate quasi sempre da pizzo nero. Anche il raso è accettato. Un cappello di velluto nero cogli ornamenti di raso rosa e le briglie di raso nero offrirebbe molta eleganza congiunta a sodezza. Ove si desiderasse maggior risalto si dovrebbe ricorrere al raso pensée frammischiato colla felpa bianca.
I capucci per teatro e le brillanti acconciature in ciniglia e gocciole d'oro sono di gran moda. I corsetti de' vestiti da teatro si adornano sovente di bretelle di tulle nero alla jokey coperte da piccole lozanghe di velluto nero, circondato da pizzo nero che s'incrocia da ciascuna parte, e con nastri intrecciati di pizzo ed ondeggianti. Citiamo tra le novità i collari a punta davanti e di dietro, coperti di quadrigliato in velluto bleu e cinti di merletto bianco, su cui casca un piccolo pizzo nero. I fichu sono d'estrema eleganza. Se ne fanno di pizzo bianco, arrotondati a foggia di berta, con tre righe di velluto ponceau, e bleu di China, disposte all'intorno, e terminate da piccoli nodi: si orlano di merletto bianco ricoperto a metà da un altro merletto nero che lo arricchisce e gli dà quell'impronta ricca insieme e leggera che è lo scike della moda.
Nastri di velluto scozzese ricamati d'oro e d'argento, frangie di ciniglia per corsetti, abiti e mantelli sono assai ricercati dal mondo elegante. Un'utile innovazione sono i guanti Josephine nei quali un piccolo e commodo uncinetto è sostituito al bottoncino d'infedele memoria. Le cinture russe a fascie d'oro e una ricca acconciatura a piastre e catenelle d'oro guarnite di granellini di cui può ornarsi anche il corsetto, sono all'ordine del giorno per le gran dame, come ornamenti che uniscono alla ricchezza e al buon gusto una tal qual bizzarria. Ecco un bollettino che segna un trionfo. Anche i nostri detrattori saranno costretti a confessare che la moda, senza decampare dall'usata eleganza, tende a diventar ragionevole e quasi artistica. Scommettiamo che neppure i pronipoti rideranno delle foggie d'abiti de' ritratti fatti quest'anno, e questo è un successo che si deve al sottile ingegno delle modiste. Sopratutto sono da lodarsi di essersi emancipate dalla tirannia dei colori: non più di questa o quella tinta preferenza d'ogni altra; ma l'armonia, il bell'effetto in qualunque maniera lo si ottenga.
E passando ad altre novità saprete gentili signore, che all'anno venturo correte rischio di trovare dalla vostra portinaia una completa galleria di ritratti? Si tratta di unire al biglietto di visita, il ritratto in fotografia della persona che vi è inscritta, tanto il secolo inclina alla vanità ed alle apparenze. Diremo anche noi come Sterne diceva dei baci che si costumavan dare in Inghilterra alle signore: i buoni compensavano i cattivi; ma qualche indiscreto indovino invidia fin d'ora la sorte d'alcuno di quei biglietti.
SPIEGAZIONE DEL FIGURINO
Abbigliamenti da ballo - Vestito di "tulle" a quattro gonnelle doppie; la prima trattenuta da cadaun lato da un mazzo di rose. Corsetto scollato a due punte. Corona di rose ne' capelli.
Vestito di taffettà a righe traversali, a due gonnelle, la prima adorna di nastri di taffettà arricciato. "Burnous" di "cachemire". Ghirlanda di margherite sulla pettinatura.
Oggetti vari di toletta - Cuffie, sottomaniche, camicini, fichu. Giubbettino da signora pel mattino. Bavera di raso ovattato per la sera. Vesticciuola e capottina da bambino.
Tratto dal "Corriere delle Dame" dell'11 gennaio 1859.
Mademoiselle
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