giovedì 28 gennaio 2010

Capi per tutte le stagioni

Ci sono capi e accessori che tornano e ritornano sulle passerelle, è importante sapere esattamente quali per non eliminarli dall'armadio e poterli indossare sempre, stagione dopo stagione. I golfini classici che arrivano in vita; i pantaloni a sigaretta che assottigliano la gamba e allungano la figura; le ballerine ultrapiatte e appena scollate; le calze parigine che arrivano sopra il ginocchio, e una gonna al ginocchio ad accompagnarle non possono mai mancare dall'armadio di una persona.


Mademoiselle

martedì 26 gennaio 2010

Doctor bag

L'accessorio più chic dell'inverno? E' la storica borsa del medico, riproposta dalle firme più prestigiose della moda. Amata dalle celebrities, è perfetta in ogni momento della giornata, nella versione classica in pelle o cuoio, o più originale, impreziosita da piccoli charms.










Simonetta

sabato 23 gennaio 2010

Rosso di sera...


Il look ideale per un appuntamento galante deve puntare sul rosso. Lo affermano gli scienziati dell'Università di Rochester: le donne che scelgono questo colore esercitano sull'altro sesso una maggiore attrazione di quelle in verde o blu. Durante lo studio, i ricercatori hanno verificato, infatti, che gli uomini tendono ad avvicinarsi di più alle ragazze vestite in rosso e a rivolgere a queste ultime domande più personali e intime.


Simonetta

lunedì 18 gennaio 2010

Per essere belle: le gambe

Gambe troppo sottili e gambe grosse
Per essere bella, la gamba deve nascere sottile alla caviglia e aumentare gradatamente con una linea piena e armoniosa: la circonferenza del polpaccio, presa al punto più largo, deve essere uguale a quella del collo e del braccio al suo terzo superiore. Come si sa, la moda dei tacchi alti ha avuto un'influenza nefasta sullo sviluppo dei polpacci, che spesso ha ridotto a veri bastoni atrofici. Per avere dei polpacci normali, basterebbe esercitarsi a sollevarsi e scendere sulla punta dei piedi con l'aiuto di una pedana, che all'occorrenza può essere un gradino basso, un libro voluminoso, ecc.
Bisogna dapprima appoggiare la punta dei piedi sulla pedana; tenendo i talloni al suolo e stando in posizione diritta si sollevano i tacchi e si scende alternativamente, fino a che si sentiranno i muscoli dei polpacci stanchi e induriti. Poi si cambia posizione e si appoggiano le punte al suolo e i talloni sul sostegno facendo lo stesso esercizio.
Se le gambe sono invece troppo grosse, anche in questo caso la ginnastica e l'esercizio, uniti ad un regime appropriato, saranno utilissimi. Tutte le volte che sarà possibile biusognerà tenere le gambe più alte del resto del corpo, in posizione declive: un cuscino piatto un po' duro collocato sotto le coperte o sui materassi permetterà durante la notte questa posizione. Mattina e sera coricatevi su un divano basso, sollevano le gambe quasi ad angolo retto, appoggiandole ad una spalliera per evitare la stanchezza. In questa posizione, si dovrà fare una serie di movimenti che avranno lo scopo principale di mettere in moto tutte le articolazioni delle membra inferiori (comprese ginocchia e piedi) alzando e stendendo ritmicamente queste parti sino a stanchezza.
Si farà poi un massaggio dal basso verso l'alto, dal piede verso la radice della coscia. Questo massaggio non dovrà mai essere troppo energico: sarà (almeno in principio) un semplice sfioramento deciso.

Caviglie grosse
Bisogna anzitutto distinguere fra caviglie grosse e caviglie gonfie: le caviglie possono infatti essere tozze per infiltrazione di grasso, o di liquidi, come avviene in certe malattie. Le caviglie grosse sono in generale congenite, vale a dire si riscontrano nelle persone provviste di ossa massicce, pesanti, e circondate di muscoli forti. Il gonfiore delle caviglie è invece quasi sempre provocato da disturbi renali. Se affondando il dito nella caviglia questa tarda a riprendere la forma originale, si può sempre supporre una enfiagione causata da albuminuria. Una pratica eccezionalmente utile è quella di praticare ogni giorno, per un tempo più o meno lungo, l'avvolgimento delle gambe fin sopra il ginocchio con delle strisce apposite di gomma pura. La fasciatura va fatta con grande accuratezza, procurando che le strisce aderiscano perfettamente senza stringere troppo. Le fasce sono sconsigliabili però a chi è soggetto a vene varicose. E' consigliabile anche di non portare mai né giarrettiere né cinture che comprimano troppo l'addome, impedendo il riflusso del sangue.

Le gambe e le calze
Se le gambe sono troppo grosse, evitate le calze eccessivamente trasparenti o di colore troppo chiaro: anche chi ha le gambe pelose e non intende depilarle, farà bene ad evitare le calze troppo velate (consiglio rivolto anche ai maschietti in gonnella). Le calze il cui tallone sale a punta verso il polpaccio slanciano la linea della gamba e la assottigliano. Le gambe troppo magre si avvantaggeranno invece con colori chiari, caldi e velati.


Simonetta

sabato 16 gennaio 2010

Make up: il freddo non fa più paura

Le cattive condizioni atmosferiche, la pioggia,
il vento e il freddo ti seccano la pelle?
Ecco come proteggerla durante l'inverno!


Non ci piove, l'inverno purtroppo è nemico della pelle.
Le basse temperature, il vento e l'umidità mettono alla prova la nostra epidermide, soprattutto quella del viso che, chiaramente, è la più esposta. Cosa fare, allora, per avventurarsi tranquille in una gelida mattina di gennaio senza rischiare di screpolarsi tutte?
E' molto semplice: la prevenzione comincia a casa con una bella maschera esfoliante, con la quale pulirai in profondità la pelle. Questo permetterà ai principi attivi della crema idratante, che applicherai subito dopo, di penetrare a fondo. Per affrontare l'inverno senza rischi è fondamentale infatti l'idratazione, perché forma come una pellicola protettiva che di giorno protegge dalle "aggressioni" esterne, e di notte nutre la pelle favorendone la rigenerazione.

In montagna
Se stai per affrontare una bella vacanza in montagna, non dimenticare poi di proteggerti con le creme solari: l'intensità dei raggi ultravioletti è infatti maggiore in alta quota rispetto alla spiaggia, ed è molto più facile scottarsi. Se vuoi tornare in città con un colorito da fare invidia alle tue amiche, non dimenticare mai questi due preziosi alleati.

Il make up invernale
Da regina delle piste da sci a regina delle piste da ballo: dopo una giornata al sole e in mezzo alla neve, non si può rinunciare ad una bella serata in discoteca. Il look giusto è sui toni del viola, che risalterà la tua bella abbronzatura dandoti allo stesso tempo un aspetto sofisticato. Nel tuo beauty case non devono mancare due cose: un fondotinta chiaro, da usare normalmente in città, ed uno più scuro per quando avrai fissato un po' di tintarella invernale sul viso: una base troppo chiara quando si è abbronzate rischia di creare uno spiacevole effetto "Marilyn Manson". Sugli occhi va un ombretto color prugna, magari vivacizzato da piccole pagliuzze argentate o dorate, da vera "disco girl" degli anni Ottanta: puoi scegliere se applicarlo su tutta la palpebra oppure "stemperarlo" con una tonalità più chiara (lilla o rosa). In questo caso il colore scuro va sempre sugli angoli esterni, quello chiaro al centro e nell'angolo interno dell'orecchio.

Una bocca da baciare!
Un rossetto scuro? Per essere portato con disinvoltura richiede alcune attenzioni. Innanzitutto, bada a come lo applichi: per evitare di macchiare i denti (una cosa davvero poco carina da vedere), dopo averlo applicato mettiti un dito in bocca, chiudigli le labbra intorno e poi sfilalo: tutto il colore in eccesso si poserà sul dito... e non sui denti! Le labbra non devono essere secche o screpolate perché il colore si fisserebbe "a pezzi", accentuando le screpolature. E' altrettanto importante avere cura dei denti perché i rossetti scuri richiamano l'attenzione su di essi, e quindi devono essere impeccabilmente bianchi e in salute: cura l'igiene, evita le sigarette e non esagerare con il caffè.


Susanna

venerdì 15 gennaio 2010

Le mode del 2010

Nel 2010 sarà di tendenza il grigio perla per le brune. Per le ragazze bionde il verde salvia sarà il colore preferito e che ben si abbina nelle tonalità che si prevedono per quest'anno; non potevamo certo dimenticare le more, che potranno risaltare il loro fascino mediterraneo con un piacevole e grazioso grigio perla.
Le vesti in generale, assai ampie e lunghe e di belle e pesanti stoffe, daranno alla figura femminile un aspetto nobile e maestoso; in certe proposte delle grandi case di moda possiamo trovare la riproposizione di modelli ispirati a quelli delle nostre bisavole, ad un tempo in cui gli errori della morale erano almeno velati sotto una vernice di squisita urbanità ed eleganza principesca. Le stoffe per città sono di reps, con rigature e disegni di velluto pieno, popeline ricchissime a quadrigliati di color verde, nero, blu e marrone, e taffettà pesanti di ogni colore, ma specialmente nero.

Quanto alla foggia dei vestiti, i corsetti avranno la vita corta e rotonda, oppure a punta davanti e dietro. Le vite rotonde sono chiuse davanti da un doppio fermaglio d'acciaio. Le gonnelle, tagliate un poco a punta nell'alto, si allargano molto al basso, formando uno strascico. Le maniche saranno aderenti all'alto e guarnite di balze, gonfie nella parte inferiore e chiuse al polso. Le maniche a crepacci, stile Luigi XIII, saranno pure di gran moda quest'anno. Il portagonne Pompadour diventerà tanto più necessario quanto più la moda sarà incline per le vesti ricche, lunghe e pesanti.
Tre fogge di soprabiti sono in voga: la sciarpa di cachemire o scialle, la baschina di drappo o di velluto nero e il burnus., ispirato all'ampio mantello tipico dell'abbigliamento maschile nel Nord Africa. Da ultimo, le sfilate di Parigi raccomandano il capotto lungo, il trench ma anche un ampio papelot alla Medici, con ampia bavera a punta davanti, e maniche pagode assai lunghe e larghe.

I cappelli resteranno per tutto l'inverno come quest'ultimo autunno, più sporgenti sulla fronte, inarcati alle gote, sullo stile dei tempi di Mary Stuart, alquanto in dissonanza con l'abbigliamento Pompadour dei nostri giorni. Ma le belle donne non soffrono di questa disarmonia: non abbandonandosi irriflessive ai capricci della moda, ma bensì interpretandola a loro agio, esse ottengono di comparire sempre nuove, aggraziate, seducenti e di genere esclusivo, raro e molto apprezzato.
Quasi tutti i cappelli si compongono di stoffe diverse: velluto e taffettà, raso e velluto, taffettà e pizzo. Gli ornamenti sono per lo più uccellini, sciarpe di velluto, fiori di velluto, nastrini e tanto, tanto pizzo ultrafemminile. Cito alcuni dei cappelli più significativi:

1. Cappello di velluto reale bianco, col davanti pieghettato e il bavolet di velluto color rosa delle Alpi, adornato da un uccellino dello stesso colore, con gli occhi di diamante. Sotto l'ala cocche di velluto trattenute nel mezzo da un fermaglio impreziosito da swarosky. Larghe briglie di taffettà bianco e strette briglie di velluto.
2. Cappello di velluto nero, guarnito da un bel pizzo e da una larga sciarpina di taffettà blu ricamata in seta nera che ne circonda il fondo, terminando dal lato sinistro all'indietro con un bel nodo a lunghi capi. Il bandò sotto l'ala è composto di tre doppi nodi di taffettà blu, trattenuti da velluto color nero.
3. Cappello di velluto nero con una traversa di velluto color azzurro, il cui capo, guarnito di pizzo, ricade a sinistra sotto un uccellino. Il bandò interno o giro di testa è formato di foglie di velluto blu e grappe brune.

Potremmo poi parlare delle acconciature, ispirate a certe esibizioni teatrali e musical di Broadway. Il loro pregio consiste nell'armonia con il volto a cui son destinate, e questa armonia non vuole né colori né disposizioni fisse. Per una donna dalla tinta bruna converrà una treccia, adornata da una coccarda e una reticella di seta; un'altra sembrerà seducente con una doppia traversa di nastro trattenuta da un fermacapelli e terminata da una frangia di seta. Acconciature più comuni sono corone di fiori folte dai lati e a strascichi. Una ricca capigliatura corvina s'adornerà di pizzo bianco trattenuto da un fermaglio di diamanti e da una camelia rossa; una bionda si adornerà d'una sciarpa di velluto verde e pizzo bianco. Le ragazze che portano i cappelli rialzati a bandò non avranno altro ornamento che il cache-peigne (nascondipettine) ed è precisamente un pizzo, una reticella, un cespuglio di fiori, un intreccio di nastri che si assetta sui capelli della nuca.

Ma per ben acconciarsi è necessario, più che questi particolari della moda, l'arte della vostra parrucchiera, il vostro buon gusto istintivo, la pratica di società dove si avvezza l'occhio e la mente insieme a giudicare il bene e il male, così nelle azioni così come negli ornamenti.


Mademoiselle

giovedì 14 gennaio 2010

The Pink Weed

Uhm... ok... eccolo qua... il primo post... è strano... vabbè. Dov'ero rimasta? Non lo so.
Dopo una lunga deriva mi areno, alla soglia dei 25 anni, sulle spiagge di Blogger. E ha così inizio questo piccolo nuovo blog che ho battezzato "The Pink Weed"... il nome mi girava già da tempo nella testolina ma per quanto riguarda il motivo di questa scelta, beh, per ora resterà ignoto.
Che cosa voglio farci con questo blogghino tutto in rosa?
Ancora non ho un'idea precisa a riguardo... potrei usarlo nel modo più tradizionale, trascrivere miei pensieri, mie riflessioni e quant'altro... un diario insomma... potrei parlare, come fanno tante ragazze d'oggi, di moda, fashion, bellezza, cose per le quali certo nutro interesse, ma non vorrei assolutamente scadere nella banalità ossessiva dei cosiddetti fashion blog che ultimamente intasano la rete... di certo non inizierò a scattarmi foto in vestitini griffati o decolté indiamantate, scartabellando outfit e altre cose del genere.
Non posso tuttavia negare che spesso parlerò di moda vintage, la mia vera passione, ossia tutto quello che la società ha saputo proporre a noi donne come abbigliamento fino agli albori degli anni '60... ma non solo. Anche storia, cultura, arte: essendo molti di questi temi mie attuali materie di studio, di certo coglierò l'occasione per dedicarmici.
Tutto questo però con calma, passo dopo passo, coltivando questo blog nel mio tempo libero, quando e come preferirò io... per ora, intanto, il mio primo post è andato... il blog ha la sua inaugurazione! :-) Bene! :-D

Baci baci.

Mademoiselle