Nel 2010 sarà di tendenza il grigio perla per le brune. Per le ragazze bionde il verde salvia sarà il colore
preferito e che ben si abbina nelle tonalità che si prevedono per quest'anno; non potevamo certo dimenticare le more, che potranno risaltare il loro
fascino mediterraneo con un piacevole e grazioso grigio perla.
Le vesti in generale, assai ampie e lunghe e di belle e pesanti stoffe, daranno alla figura femminile un aspetto nobile e maestoso; in certe proposte delle grandi case di moda possiamo trovare la riproposizione di modelli ispirati a quelli delle nostre bisavole, ad un tempo in cui gli errori della morale erano almeno velati sotto una vernice di squisita urbanità ed eleganza principesca. Le stoffe per città sono di reps, con rigature e disegni di velluto pieno, popeline ricchissime a quadrigliati di color verde, nero, blu e marrone, e taffettà pesanti di ogni colore, ma specialmente nero.
Quanto alla foggia dei vestiti, i corsetti avranno la vita corta e rotonda, oppure a punta davanti e dietro. Le vite rotonde sono chiuse davanti da un doppio fermaglio d'acciaio. Le gonnelle, tagliate un poco a punta nell'alto, si allargano molto al basso, formando uno strascico. Le maniche saranno aderenti all'alto e guarnite di balze, gonfie nella parte inferiore e chiuse al polso. Le maniche a crepacci, stile Luigi XIII, saranno pure di gran moda quest'anno. Il portagonne Pompadour diventerà tanto più necessario quanto più la moda sarà incline per le vesti ricche, lunghe e pesanti.
Tre fogge di soprabiti sono in voga: la sciarpa di cachemire o scialle, la baschina di drappo o di velluto nero e il burnus., ispirato all'ampio mantello tipico dell'abbigliamento maschile nel Nord Africa. Da ultimo, le sfilate di Parigi raccomandano il capotto lungo, il trench ma anche un ampio papelot alla Medici, con ampia bavera a punta davanti, e maniche pagode assai lunghe e larghe.
I cappelli resteranno per tutto l'inverno come quest'ultimo autunno, più sporgenti sulla fronte, inarcati alle gote, sullo stile dei tempi di Mary Stuart, alquanto in dissonanza con l'abbigliamento Pompadour dei nostri giorni. Ma le belle donne non soffrono di questa disarmonia: non abbandonandosi irriflessive ai capricci della moda, ma bensì interpretandola a loro agio, esse ottengono di comparire sempre nuove, aggraziate, seducenti e di genere esclusivo, raro e molto apprezzato.
Quasi tutti i cappelli si compongono di stoffe diverse: velluto e taffettà, raso e velluto, taffettà e pizzo. Gli ornamenti sono per lo più uccellini, sciarpe di velluto, fiori di velluto, nastrini e tanto, tanto pizzo ultrafemminile. Cito alcuni dei cappelli più significativi:
1. Cappello di velluto reale bianco, col davanti pieghettato e il bavolet di velluto color rosa delle Alpi, adornato da un uccellino dello stesso colore, con gli occhi di diamante. Sotto l'ala cocche di velluto trattenute nel mezzo da un fermaglio impreziosito da swarosky. Larghe briglie di taffettà bianco e strette briglie di velluto.
2. Cappello di velluto nero, guarnito da un bel pizzo e da una larga sciarpina di taffettà blu ricamata in seta nera che ne circonda il fondo, terminando dal lato sinistro all'indietro con un bel nodo a lunghi capi. Il bandò sotto l'ala è composto di tre doppi nodi di taffettà blu, trattenuti da velluto color nero.
3. Cappello di velluto nero con una traversa di velluto color azzurro, il cui capo, guarnito di pizzo, ricade a sinistra sotto un uccellino. Il bandò interno o giro di testa è formato di foglie di velluto blu e grappe brune.
Potremmo poi parlare delle acconciature, ispirate a certe esibizioni teatrali e musical di Broadway. Il loro pregio consiste nell'armonia con il volto a cui son destinate, e questa armonia non vuole né colori né disposizioni fisse. Per una donna dalla tinta bruna converrà una treccia, adornata da una coccarda e una reticella di seta; un'altra sembrerà seducente con una doppia traversa di nastro trattenuta da un fermacapelli e terminata da una frangia di seta. Acconciature più comuni sono corone di fiori folte dai lati e a strascichi. Una ricca capigliatura corvina s'adornerà di pizzo bianco trattenuto da un fermaglio di diamanti e da una camelia rossa; una bionda si adornerà d'una sciarpa di velluto verde e pizzo bianco. Le ragazze che portano i cappelli rialzati a bandò non avranno altro ornamento che il cache-peigne (nascondipettine) ed è precisamente un pizzo, una reticella, un cespuglio di fiori, un intreccio di nastri che si assetta sui capelli della nuca.
Ma per ben acconciarsi è necessario, più che questi particolari della moda, l'arte della vostra parrucchiera, il vostro buon gusto istintivo, la pratica di società dove si avvezza l'occhio e la mente insieme a giudicare il bene e il male, così nelle azioni così come negli ornamenti.
Mademoiselle
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