domenica 18 novembre 2012

La bocca

E' inutile illustrare l'importanza che la bocca ha nel volto: ogni donna interrogando il proprio specchio s'arresta sempre a considerarla, cercando di migliorarla con tutti gli artifici a lei consentiti.
Il colorito delle labbra dipende soprattutto dallo stato della salute e dalla qualità dei tessuti dermici.
Alla volte alterano la tinta e la freschezza naturale delle labbra alcune brutte abitudini: ad esempio passarsi ogni momento la lingua sulle labbra stesse o mordicchiandole coi denti: in tal modo s'irrita e si lacera la sottile cuticola, la bocca diventa tumefatta, scabra, di un brutto colore, mentre il contatto con l'aria fredda provoca subito delle screpolature.
Le alterazioni delle labbra più facili a prodursi, specialmente durante l'inverno, sono appunto le screpolature che dipendono generalmente dallo stato di aridità della mucosa prodotto o dal vento o dall'uso di certi dentifrici, contenenti antisettici irritanti.
Contro la secchezza e le screpolature può bastare come mezzo preventivo l'uso di una pomata al burro di cacao spalmata con parsimonia sulle labbra. Come mezzo curativo, per le persone che vanno soggette a questo inconveniente, solo in via di eccezione, è utile la glicerina. Per chi invece soffre abitualmente dell'alterazione in parola, la glicerina non è consigliabile, perché, ripetutamente applicata alle labbra, le rende opache, le anemizza, diminuisce la loro elasticità sfiorendole anzi tempo.
Consiglio invece la seguente forma:
Cera vergine gr. 10 - olio di mandorle dolci gr. 30 - tintura di benzoino gr. 4.
L'uso del rossetto deve essere fatto con qualche precauzione, e cioè servendosi di prodotti fini e garantiti, ma ritengo inutile dar qui ricette, poiché ogni lettrice ha già il suo rossetto preferito, a cui difficilmente rinuncerà. In genere fra le matite per le labbra, sono da preferirsi quelle d'una tinta moderata, poiché un colore troppo vivido non è mai signorile. Naturalmente, vi sono dei volti sui quali una bocca rossa sta bene, ma bisogna provare e riprovare prima di adottare una tinta.
Quando si usano i rossetti alle labbra bisogna ogni sera addolcire con un unguento, affinché il colore artificiale a lungo andare non dissecchi e avvizzisca la cuticola tanto sottile e delicata. Una pomata al burro di cacao; basta per solito a neutralizzare gli effetti del rossetto e se vi fosse qualche screpolatura, converrà spalmarvi, prima di andare a letto, un po' di miele rosato. Vi sono persone che, senza colorire artificialmente le labbra, le hanno per natura aride, e che toglie loro la levigatezza e quell'umida freschezza che le rende tanto belle: inoltre le labbra asciutte, appaiono per lo più increspate e d'un color violaceo.
Contro l'aridità si farà, alla sera, una lunga, leggere frizione colla pomata canforata, lasciandovela per dieci minuti, trascorsi i quali, si asciugherà la bocca, spalmandola poi con una miscela d'acqua di rose e glicerina in parti uguali.
Un piccolo male fastidioso che altera la bellezza del labbro, è quell'eruzione che si chiama comunemente herpes. L'herpes labiale è solitamente causato da un virus (Herpes simplex) che può essere contratto in seguito a contatti fisici (baci, saliva, ecc.) con persone già infette. Il virus può rimanere latente per molto tempo prima di manifestarsi, a causa di vari fattori. Molte persone vanno soggette a questa noioso e antiestetica fioritura. Purtroppo si tratta di una malattia cronica e non può essere debellata in modo definitivo: esistono tuttavia trattamenti lenitivi. Oltre ovviamente a seguire i consigli e le tipologie di farmaci raccomandati dal vostro medico, nel mio piccolo posso suggerire un vecchio metodo della nonna, ossia toccare leggermente l'eruzione con dell'allume in polvere.
Benché meno visibili, anche le gengive hanno importanza nella bellezza della bocca, specialmente quando, ridendo, si scoprono facilmente. Anch'esse devono essere rosa, sode e sane in tal modo meglio risalta ilc andore dei denti mantenendoli bene incstrati nei loro alveoli. Le gengive pallide o spugnose rivelano un organismo debole soggetto ad anemia, clorosi ed anche a diabete.
Si ricerchi anzitutto la causa nascosta, invece di curare unicamente la parte.
Scoperto il motivo dell'alterazione si curi localmente la mucosa con infusi di foglie di genziana e di altre piante astringenti, masticando, se è possibile, quella speciale erba detta crescione ed anche scorza di cannella. Altrimenti si può usare un colluttorio a base di tannino e di iodio, così facendo si eviterà lo scalzarsi dei denti.

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